Nell'estate inoltrata del 1995 io, Andrea e Veronica non eravamo andati ancora in vacanza e passavamo le notti in una Roma deserta e bellissima. Un giorno a casa di Veronica scrivemmo un manifesto neoista con la macchina da scrivere e in scrittura automatica che oggi è da qualche parte chissà dove da me o da Andrea. Una notte eravamo seduti all'uscita di uno dei luoghi dell'Estate Romana e facevamo giochi di parole quando tutti erano già andati via. Vi erano delle lettere alte un metro e mezzo che componevano la scritta "MASSENZIO" visibile anche da chi passava in automobile, noi le spostammo e togliendo la "A", la "Z" e una "S" ottenemmo, anagrammando, la scritta "NEOISM". Poi prendemmo a giocare con la parola "neoismo" togliendo una lettera alla volta, prima la "n" ottenendo la parola "eoismo", poi la "e" ottenendo la parola "oismo" e così via. Quando ottenemmo la parola "mo", in quell'esatto momento passò l'autobus 29 notturno dove un mese prima era finita la celebre festa sull'autobus di Luther Blissett, con un agente in borghese che sparava in aria e venti persone denunciate (per saperne di più, clicca qui). Ci sembrò un segno surrealista che alla parola "mo" ("mo'", ovvero "adesso") fosse passato quell'autobus. Qualche giorno più tardi Andrea aveva scritto un testo che spaccava "Il mare neoista. Primo manifesto dell'intergalattica neoista" proprio sul principio della defissione su cui avevamo giocato e firmandolo Luther Blissett. Mesi dopo l'Orchestra Postfordista ne fece un pezzo musicale. Qui lo potrete finalmente ascoltare e su soundcloud sapere ulteriori informazioni sul testo di Luther Blissett "Il mare neoista".