**la comunità dei sogni ** lo spazio totale di tutti coloro che si sognano...
E' finalmente nelle librerie il romanzo di fantascienza "La comunità dei sogni" di Daniele Vazquez pubblicato dalla Gilgamesh di Mantova. Il libro è stato pubblicato con licenza creative commons, la presentazione è a cura della repubblica democratica dei lettori iQuindici (che qui postiamo) e presto sarà anche disponibile nella loro biblioteca copyleft. Seguiranno altri post di aggiornamento. Per chi vorrà intanto buona lettura, come è scritto nel Libretto Rosa di Finzioni: "L'autore dura un attimo".
Presentazione de iQuindici
È un romanzo politico di oroscopi e tarocchi.
Il romanzo surrealista di un premier travolto dagli scandali e di un’opposizione imbelle.
La ribellione del ragazzo autistico che si sbava addosso.
L’antiutopia di una misteriosa città sconosciuta le cui arterie si chiamano Prenestina e Lungotevere, e secoli prima vi erano state costruite, in vista di un Giubileo, chiese dove oggi si ritrovano gli scoppiati e si tengono performance di artisti visionari.
L’evoluzione della psicanalisi in un futuro in cui il concetto di persona non è più legato a quello di individuo. Un gattopardo del futuro in cui imprese multinazionali e servizi deviati vogliono cambiare tutto per non cambiare niente.
Se hai sognato questo libro, forse dovresti leggerlo: è un libriccino sfocato, quasi illeggibile, un apocrifo di Sigmund Freud appena scoperto, che appare nei tuoi sogni in mezzo a tortellini dalla data di scadenza contraffatta e a donne-aquila che ti offrono protezione in cambio del tuo dichiararti preda.
Scappi o resti?
iQuindici presentano con gioia e con orgoglio questo romanzo di Daniele Vazquez. Orgoglio per aver, ancora una volta, fatto il piccolo miracolo, aver fatto incontrare Daniele, un ricercatore in psicogeografia approdato al romanzo in maniera quasi episodica (e speriamo che, adesso che è approdato, non lo abbandoni!) e Dario, il piccolo editore di qualità, che probabilmente non si sarebbero mai incontrati.
È passato un po’ di tempo dall’ultimo libro presentato da iQuindici, ma chi ci segue sa che il nostro servizio non consiste nel far uscire i libri: consiste anzi nel rifletterci sopra in modo che venga fuori quello che assolutamente deve venir fuori. Non abbiamo logiche né commerciali né d’altro tipo a cui star dietro. Non essendo un’agenzia, non abbiamo chiesto soldi, non ci siamo immischiati in accordi e contratti, abbiamo soltanto messo insieme i pezzi e lasciato che la macchina andasse avanti da sé. È venuto da sé, per richiesta di entrambe le parti, che il romanzo sia rilasciato sotto licenza Creative Commons, e che possa essere pubblicato nella biblioteca copyleft del nostro sito http://www.iquindici.org/download.php: tra poco lo troverete. Anche di questo siamo orgogliosi.
Ma non solo di orgoglio parlavo, anche di gioia pura. La gioia di non essere soli: ci sono, sottoterra, dei canali, un groviglio sotterraneo di lunghe radici, e chi ci entra può seguire le risonanze dei diversi gruppi, camminando per ore appresso a un pensiero che echeggia. Abbiamo trovato WuMing in questo romanzo, e Luther Blissett, e scoperto che l’autore fece parte a suo tempo del Luther Blissett Project. E ci siamo ricordati che questo autore era a sua volta un personaggio di Asce di guerra (dove però è Vasquez con la s). Abbiamo ripensato a Valerio Evangelisti nel primo, leggendario, editoriale della vecchia Carmilla cartacea (“Colonizzare l’immaginario. Sembrava impossibile, eppure basta disporre degli strumenti opportuni. Televisioni, mass-media, una stampa docile, un trend culturale. Finisce che intere generazioni si trovano immerse in un sogno, e lo scambiano per realtà”). Abbiamo ritrovato vecchi amici e intellettuali di riferimento nei nomi dei personaggi di questo romanzo. Forse è un ottimismo gratuito, quello secondo cui basta lasciar circolare le nostre voci e miliardi di persone si mobilitano. Ma non per questo troviamo un finale semplice: lasciateci godere le gioie dell’incontro insperato, nelle profondità di un carcere: siamo perfettamente consapevoli che la battaglia tra la papessa e l’appeso è appena cominciata.