evento osi 05: casacorpocasa
Il 26 Novembre del 2005 nel padiglione B2 della Facoltà di Architettura di Roma3 a Testaccio, alla fine di un workshop, "Le forme emergenti dell'abitare", durato una settimana nel quale gli studenti partecipanti avevano progettato e costruito con materiali di recupero 7 "stanze" di una casa immaginaria, si è tenuto un evento OSI (occuparespazinterni) molto speciale. Attori, performer, pittori, poeti, musicisti, psicogeografi hanno riorganizzato radicalmente la casa allestita in un palcoscenico articolato e snodato lungo tutto il padiglione (fino a fuoriuscirne) pensandolo come un corpo umano. Qui presentiamo parte dei materiali che ne raccontano la storia: le foto di Maurizio Toniato di alcuni interventi dell'evento artistico, il video del percorso realizzato dal CRIQ lungo tutte le istallazioni, il comunicato stampa, la mappa dell'evento e alcuni appunti scritti dal Centro di Ricerca di Luoghi Singolari per l'occasione.
La festa e i corpi
Sia i tradizionalisti come Eliade e Kerényi sia i trasgressivi come Bataille e Caillois hanno sempre oscurato la festa dentro il rituale. Non capiremmo mai nulla delle feste se non spezzassimo l’identificazione della festa con il rituale. Questa identificazione non spiega perché quando il rituale muta o si estingue si continui a festeggiare. Se partissimo dal rituale la festa sembrerebbe essere esclusivamente un momento dell’eterno ritorno, in realtà la festa non ritorna mai identica a se stessa, essa eccede sempre il rituale e tutto ciò che c’è di memorabile in una festa sta in questa eccedenza. La festa in un primo momento raccoglie i corpi in uno stesso spazio, popola e produce un territorio fragile, il rituale interviene successivamente con i suoi ritornelli per circoscrivere questo territorio, per iscrivere in una folla di corpi un popolo o una tribù, ma la festa continua a lavorare segretamente per riportare il popolo o la tribù ad una folla di corpi, la festa a questo punto deterritorializza, smembra un’unità più che confermarla, ne fa una molteplicità. Il rituale mette in ordine i corpi, ma ai suoi margini la festa prospera mettendoli fuori controllo.
La casa e i corpi.
L’etnologia fornisce numerosi esempi di come lo spazio venga organizzato sul modello del corpo. I Dogon dell’Africa Occidentale organizzano lo spazio del villaggio come uno corpo umano. I Fali del Cameroun concepiscono la casa come un elemento vivente che respira così come l’uomo. I campi degli Yanomami sono rappresentati come un corpo femminile.
Ogni cultura elabora una rappresentazione del corpo che determina anche le coordinate a partire dalle quali costruire una casa, un villaggio, una sistema di orientamento. Le case concepite come macchine per abitare erano pensate per corpi concepiti essi stessi come macchine: era necessario provvedere alle loro funzioni meccaniche. Come muta oggi l’organizzazione dello spazio in un’epoca in cui il corpo è mutato ed è mutante? Il doppio del corpo performante contemporaneo è uno spazio nomade e mutante, espressione dello stile di vita flessibile delle nuove generazioni, ritroviamo i suoi primi passi in New Babylon di Constant. La casa ideata, progettata e costruita dagli studenti del wokshop OSI “Le forme emergenti dell’abitare” era una casa corporea, mutante, flessibile, nomadica, generata da pattern of housing ancora poco esplorati. Questo seminario ha dimostrato che i pattern of housing stanno per subire una mutazione repentina così come è successo ai tempi di Loos e Wright. Ma non sono gli architetti che stanno mutando i modelli dello spazio, è la stessa mutazione dei corpi che sta producendo uno spazio a sua misura.
www.luoghisingolari.net, Dipartimento di Antropologia e Urbanistica di OSI
OS.I.
occuparespazinterni
presenta
“casacorpo-corpocasa”
live set art
Sabato 26 Novembre 2005
Facoltà_ di_ Architettura_ Roma_Tre, Settore B2
Entrate: Via Manuzio 72 e Piazza Giustiniani (lato MACRO)
DALLE ORE 22.00
Dalla collaborazione tra OSI - occuparespazinterni e il Dipartimento di Studi Urbani della Facoltà di Architettura Roma 3 nasce un progetto di sperimentazione sulle tematiche dell’abitare che per le sue caratteristiche è da considerare come un evento pilota. Il progetto si articola in un workshop e in uno spettacolo-live set art che ruoteranno attorno al famoso settore B2 del Mattatoio.
- Il workshop OSI, dal titolo “Le forme emergenti dell’abitare”, a cura del il Centro di Ricerca dei Luoghi Singolari, sarà un esperimento di progettazione partecipata all’interno del quale gli studenti realizzeranno con materiali di riciclo forniti dall’AMA il prototipo di una casa dello studente. Sarà una casa modulare e mutevole, espressione degli stili di vita delle nuove generazioni flessibili e precarie, destinato, ci auguriamo, a divenire uno spazio espositivo permanente. Al workshop interverranno oltre a OSI e CRLS: Teatroarchitettura, il network di architetti “8×8”, Labò, Action, Giano.
- Lo spettacolo OSI dal titolo “casacorpo-corpocasa” sarà un live set art, un evento plurimediale concepito per moduli, un sistema di interazioni performative tra numerosi artisti che metterà in scena le complesse dinamiche abitative degli spazi interni. Lo spettacolo inaugurerà lo spazio progettato e costruito dagli studenti riorganizzandolo performativamente come un corpo umano.
O.S.I. presenta:
annina di oronzo. marco bedini. Centro di ricerca dei luoghi singolari. sandro costa. cristina sammartano. george collier. da.mood. franchino di majo. giano. kehrseit. labò. maubyte. progetto jdpl. ira miliucci. paola campagna. remo remotti. semivolanti. donato simone. fabio ciccalè. manuela caraffa. squotmachine. studiovo. tattoing deluxe. teatroarchitettura. uke. vite 3. simona pietrosanti. sebak. radiodd. donanto lordraw. lisa iotti. cristiano iuorio. cristiano panepuccia. mauro pellagrosi. antonella strano.
Prova generale dalla mattina di sabato 26 novembre. Possibile l’ingresso stampa.
Contatti per l’evento: info@occuparespazinterni.it oppure 34707xxxx
Contatti per il workshop: info@luoghisingolari.net oppure 33311xxxx
Programma dell’evento OSI “casacorpo corpocasa” live set art
annina di oronzo mappatura per ambienti interni grafodipinto anteprima
marco bedini casa casina casetta elettro-reading live
george collier five times a man installazione
da.mood manuela caraffa senz’ombra di luogo performance bisensoriale
franchino di majo technoarmatura robottone barman
giano vs uke tensione vs luce performance
kehrseit anybodynextome performance
maubyte l’esplosione di un uomo scultura vivente
progetto jdpl Nessuno perfomance
remo remotti memorie di un viaggiatore immobile reading
semivolanti con teatro valdoca pulmino fiat theatre ovvero cinque minuti in garage teatro
donato simone _fabio ciccalè A.D.A.M. (atto d’amore morboso) performance
squotmachine l’allegro chirurgo macchina
studiovo la stanza dei tempi install perform
tattoing deluxe il segno che attraversa il tempo perfomance
teatroarchitettura apPunti di vista attraverso B2 e d’interni/passeggiata
vite 3 cercando UTOPIE progetto video live
simona pietrosanti la stanza onirica performance
fabrizio “trick” sibilia ritagliati una casa intervento
sebak - da.mood - mauro pellagrosi - radiodd sonorizzazione per ambienti interni live set
donAnto_lordRaw graffiti sulla casa opere
cristiano panepuccia - antonella mignone automorfosi – video
antonella strano la donna ragno
Progettazione regia e scritture annina di oronzo marco bedini
Coordinamento e design visivo studiovo atelier arte contemporanea
Scenotecnica e macchinismo squotmachine uke ira miliucci
Sound design da.mood -sebak
Light design cristiano iuorio
Produzione osi- architettura roma 3
Riprese video live cristina sammartano - sandro costa
Servizio fotografico natàlia mansano
Back stage video lisa iotti
Cartografia dell’evento centro di ricerca dei luoghi singolari e teatroarchitettura